Progetti immobiliari a Monaco entro il 2030: costruzioni e nuovi sviluppi

Nuovi progetti immobiliari a Monaco entro il 2030

Publié par Paolo Petrini le 25/04/2025

Temps de lecture 15  min.
Mercato Immobiliare Monegasco
Progetti immobiliari a Monaco entro il 2030: costruzioni e nuovi sviluppi

Monaco, con soli 2,08 km² di superficie, continua a reinventarsi dal punto di vista urbanistico. Come abbiamo visto di recente con la consegna della l’espansione in mare Mareterra, opere audaci emergono regolarmente, riflettendo un mercato immobiliare monegasco in costante fermento. Che si tratti di progetti sussurrati dietro le quinte o di costruzioni ufficialmente annunciate, ogni novità contribuisce a plasmare la Principauté di domani. Rimanere informati sui programmi di nuova costruzione è essenziale, sia per i residenti che per gli investitori, per anticipare la trasformazione continua del paesaggio urbano di Monaco entro il 2030.

In questo articolo proponiamo una panoramica strutturata in due parti: prima i progetti ancora non ufficiali o in fase riservata, poi i programmi già annunciati, in costruzione o recentemente svelati. Scoprirete come Monaco continua a sfruttare ogni metro quadrato per costruire il suo futuro, tra alloggi statali per i monegaschi e residenze di lusso che sfidano i limiti dell’architettura.

 

Progetti dietro le quinte: tra voci e primi passi

Prima che vengano confermati, molti progetti immobiliari a Monaco circolano come semplici voci. Queste iniziative, talvolta vincolate a accordi fondiari delicati o a modifiche normative, testimoniano l’ingegnosità messa in campo per guadagnare spazio in un territorio già saturo.

 

Un progetto Pastor vicino alla SMEAUX (Larvotto)

Il gruppo J.B. Pastor & Fils avrebbe messo gli occhi su un lotto strategicamente posizionato vicino alla sede della Société Monégasque des Eaux (SMEAUX), lungo il Boulevard du Larvotto. Recentemente dismesso dallo Stato, questo terreno di circa 305 m², finora giardino pubblico, è stato ceduto al promotore per 80 milioni di euro. L’obiettivo? Costruire una residenza privata di 11 piani in questo angolo del Larvotto, invadendo leggermente la proprietà adiacente (Villa Larvotto n. 1) per ampliare l’area del progetto. Sebbene il piano dettagliato rimanga riservato, le linee generali sono chiare: un edificio di pregio a due passi dal mare, con la creazione sottostante di un parvis pedonale verde di ~242 m² e la riqualificazione del piccolo giardino pubblico adiacente. Questo progetto illustra la tendenza attuale a ottimizzare ogni singola particella disponibile, confermando il dinamismo del settore privato locale, sempre pronto a investire per creare nuovi indirizzi di prestigio in Principato.

 

Scambio Larvotto – Giardino Esotico: alloggi statali in cambio di terreno privato

Parallelamente al progetto privato al Larvotto, Monaco ha avviato un’operazione fondiaria su larga scala: uno scambio tra governo e promotore. Lo Stato ha infatti permutato questo tratto di giardino del Larvotto con un terreno di J.B. Pastor & Fils sulle alture del Giardino Esotico. Lo scopo dichiarato è costruire alloggi statali per i monegaschi. Grazie a questo scambio, il governo monegasco recupera il sito dell’ex edificio “Le Prestige” al 25, chemin des Révoires, consentendo la realizzazione di 76–90 appartamenti statali nel quartiere del Giardino Esotico. In cambio, il promotore privato ottiene i diritti sul lotto del Larvotto dove edificherà il suo edificio di lusso. Questa manovra, formalizzata da una legge di dismissione approvata all’inizio di aprile 2025, rappresenta un equilibrio pubblico-privato originale: da un lato un promotore realizza un progetto privato fronte mare, dall’altro lo Stato potrà alloggiare decine di famiglie monegasche sulle alture. Secondo Mikaël Palmaro, relatore eletto del disegno di legge, l’operazione offrirà inoltre nuovi spazi verdi pubblici al Larvotto, rispondendo al Piano Nazionale per l’Edilizia. Pur restando da definire i dettagli architettonici dei due futuri edifici, l’accordo mette in luce la creatività di Monaco nel creare soluzioni abitative in un contesto fondiario ultra-limitato.

 

Il mistero del “41G” in Rue Grimaldi

Nel quartiere della Condamine, un altro progetto desta interesse con il nome in codice 41G. Si tratterebbe di un’operazione guidata da un promotore monegasco intorno al 41, Rue Grimaldi, indirizzo noto a due passi da Rue Caroline. Le voci sono state parzialmente confermate nel 2024 quando le autorità hanno valutato di adeguare le normative urbanistiche per consentire strutture più alte su questo sito. In sostanza, due ville di piccole dimensioni situate al n. 39 e al n. 43 verrebbero demolite per liberare terreno. Una legge di dismissione adottata nell’aprile 2025 ha riclassificato una particella statale di 144 m² adiacente al 41 Rue Grimaldi come bene privato, permettendone la cessione a un operatore privato. L’obiettivo dichiarato è l’erezione di un edificio contemporaneo di circa 18 piani in questo luogo. In cambio, il promotore dovrà consegnare allo Stato tre appartamenti nuovi (due due-locali e un trilocale) oltre a posti auto e cantine, valutati 11,84 milioni di euro (a 40.000 €/m²). Questo assetto, ancora in fase di studio, dimostra la volontà di Monaco di adattare il suo piano urbanistico per sbloccare progetti fino a ora limitati da vincoli di altezza o estetici. Il “41G” potrebbe prendere vita non appena il Consiglio Comunale darà il via libera definitivo, ridisegnando lo skyline della Condamine con una torre moderna al posto di vecchie costruzioni.

 

Di fronte al Rose de France: costruzione nel Carré d’Or?

Anche il lussuoso quartiere di Monte-Carlo non sfugge alle speculazioni. Un progetto potenziale di fronte all’edificio Rose de France, boulevard de Suisse, alimenta le discussioni. Il Rose de France è un elegante edificio borghese di bassa altezza, sovrastante il porto Hercule. Si dice che vi sia uno spazio o giardinetto davanti all’edificio che potrebbe essere valorizzato con una costruzione. Nessun annuncio ufficiale è stato fatto, ma l’idea di costruire “davanti” al Rose de France illustra l’estrema rarità del terreno in Principato. Monaco non esita più a esaminare la valorizzazione di ogni minima porzione di suolo, anche infill o enclavi. In questo contesto, persino un piccolo giardino privato o un lotto libero nella zona del Porto può diventare l’assiette di un futuro programma immobiliare. Le recenti leggi di dismissione mostrano la disponibilità del governo a trasferire porzioni del proprio demanio a operatori privati, sotto rigide condizioni. Il caso del Rose de France potrebbe seguire questa tendenza, benché al momento non siano emersi piani. Se il progetto si concretizzerà, sarà fondamentale preservare il carattere patrimoniale del settore unendo modernità – un tipico esercizio di equilibrio monegasco.

🔎 Zoom: Quando Monaco Reinventa l’Esistente. A Monaco lo spazio è così raro che il futuro dell’immobiliare non passa più solo dalla costruzione di nuove strutture. Sta emergendo una tendenza silenziosa ma costante: reinventare il costruito esistente. Di fronte all’impossibilità di espandere ulteriormente il territorio, alcuni edifici che resistono da decenni diventano il palcoscenico di operazioni spettacolari in cui si svuotano, ristrutturano, innalzano e modernizzano completamente i volumi. Il progetto di rinnovamento integrale dello Schuylkill, realizzato da Zaha Hadid Architects, è l’esempio perfetto: qui lo scheletro dell’edificio viene mantenuto mentre tutto l’interno viene ripensato e i piani superiori vengono modificati per creare nuovi spazi di prestigio. Un approccio che, un tempo eccezionale, potrebbe diventare chiave per il futuro urbano di Monaco. In una Principauté dove ogni metro quadrato conta, l’immobiliare entra in un’era in cui l’innovazione consiste anche nel valorizzare l’esistente.

 

Al square Gastaud: voce architettonica

Lato square Théodore Gastaud – un grazioso giardinetto nel cuore della Condamine – un progetto misterioso stuzzica la curiosità. Il square Gastaud ha già visto trasformazioni recenti, con la demolizione di vecchi edifici nel 2020 e il completamento nel 2022 della residenza di lusso Villa Portofino nei dintorni. Ora gli occhi sono puntati su un lotto adiacente dove potrebbe sorgere un nuovo edificio privato. Alcuni parlano della ristrutturazione dell’isolato che costeggia la piazzetta, altri ipotizzano un progetto di un investitore straniero. Il nome in codice suggerisce un intervento prestigioso, forse un immobile misto con finiture di fascia alta. Un altro progetto nel square riguarda la ricostruzione della storica filiale CFM Indosuez affacciata sul square Gastaud: la banca ha indetto un concorso di architettura per modernizzare la sede, con l’ipotesi di una rialzamento dell’edificio attuale per integrarsi meglio nello stile del quartiere. Al momento, nessuna informazione ufficiale è disponibile; il progetto resta un sussurro urbano, alimentando il fervore di un mercato dove ogni attore ambisce a firmare l’opera d’eccezione che lascerà il segno a Monaco.

 

Villa du Pont (Sainte-Dévote): demolizione e ricostruzione imminenti

Villa du Pont, edificio situato vicino al ponte Sainte-Dévote (non lontano dalla stazione ferroviaria), vive probabilmente gli ultimi mesi nella forma attuale. Questo palazzetto borghese, che fino a oggi ospitava uffici e uno spazio commerciale su tre livelli, è oggetto di un piano di demolizione e ricostruzione a breve termine. Il Gruppo Marzocco, proprietario attuale, ha concesso in locazione i locali fino alla fine del 2025, lasciando intendere che dal 2026 il sito sarà libero per iniziare i lavori del nuovo progetto. Sebbene i dettagli non siano pubblici, si può immaginare un edificio nuovo, più grande, che prenderà il posto della Villa du Pont per valorizzare questo terreno centrale, a due passi dal Casino. Forse un edificio misto con negozi al piano terra e appartamenti di pregio ai piani superiori, sfruttando le ampie aperture sul boulevard Princesse Charlotte. La trasformazione di quest’angolo di Monaco fa parte di un movimento più ampio: negli ultimi anni, antichi edifici cadono in pochi giorni, ridotti in macerie, per fare spazio a nuove costruzioni che spuntano come funghi. Questa frenesia di rinnovo non risparmia nessun quartiere, nemmeno le aree storiche di Sainte-Dévote. La ricostruzione della Villa du Pont contribuirà a modernizzare l’accoglienza dei visitatori in arrivo in treno – questi ultimi vedranno una Principauté risolutamente nuova non appena usciranno dalla stazione. È un mattone in più nel grande progetto Monaco 2030, dove passato e futuro si succedono a ritmo sostenuto.

In sintesi di questa prima parte, nonostante il riserbo che circonda questi progetti, emerge un comune denominatore: Monaco anticipa il suo futuro urbanistico negoziando astutamente il proprio territorio e adattando le normative. Giardini pubblici ceduti in cambio di alloggi sociali, ville sacrificate per torri slanciate, rialzamenti di edifici esistenti – tutto dimostra una ferrea volontà di spingere i confini del possibile. Per l’osservatore attento, indizi preziosi rivelano come sarà la Principauté tra qualche anno. Passiamo ora ai progetti già ufficiali, che stanno emergendo o stanno per farlo, e che ridisegneranno Monaco entro la fine del decennio.

 

Progetti annunciati, in cantiere o svelati: Monaco si trasforma

Negli ultimi anni sono stati annunciati pubblicamente diversi programmi immobiliari, con lavori in corso o imminenti. Coprono sia l’edilizia statale indispensabile per i residenti monegaschi sia costruzioni private di altissimo lusso. Ecco una panoramica dei principali cantieri che modelleranno Monaco entro il 2025–2030.

 

Les Lierres – Nathalie: una nuova torre di fronte alla Tour Odéon

Sovrastante l’avenue de l’Annonciade, proprio di fronte all’iconica Tour Odéon, il progetto Les Lierres – Nathalie incarna l’ambizione del Piano Nazionale per l’Edilizia. Promosso dal Governo Principe, prevede la demolizione di due vecchi edifici (Les Lierres e Nathalie) per sostituirli con una torre di 17–19 piani (R+17/R+19) con 3–5 livelli interrati. I lavori richiedono una fase complessa per mantenere la stabilità dei dintorni e trasferire i carichi sismici della vicina Tour Odéon. Oltre a soluzioni ingegneristiche d’avanguardia (fondazioni top-and-down, modellazione geotecnica 3D), il progetto include una nuova connessione stradale sotterranea tra la bassa e l’alta avenue de l’Annonciade, migliorando la circolazione. Con un costo di circa 150 milioni di euro, è gestito dai Lavori Pubblici di Monaco. A regime, Les Lierres – Nathalie offrirà ulteriori alloggi statali in un edificio contemporaneo che si inserir‍‍‍‌‍‌‌‌­ne nel paesaggio accanto all’Odéon. Questa operazione urbanistica del governo dimostra l’impegno di Monaco nell’abitare la sua popolazione, modernizzando l’ingresso Est della città. La silhouette della torre, prevista per il 2027, simboleggerà il rinnovamento del quartiere.

 

Bel Air (Giardino Esotico): tre torri verdi per 197 appartamenti statali

All’estremità ovest di Monaco, il progetto Bel Air, simbolo di edilizia pubblica, avanza nonostante alcuni ritardi. Sovrastante il boulevard du Jardin Exotique, l’ex stabile Bel Air di 11 piani (1966) è stato raso al suolo per far posto a un complesso statale con 197 appartamenti. Non una sola barre ma tre torri collegate, disegnate dall’architetto Patrick Raymond, emergeranno con facciate verdeggianti integrate nella roccia. Previsti 48 bilocali, 81 trilocali, 61 quadrilocali e 7 cinque locali, oltre a un asilo per 50 bambini, un negozio di 84 m², dieci uffici e un parcheggio da 301 posti, creando un vero centro di vita per i residenti. Con consegna posticipata al 2027, Bel Air accrescerà l’offerta di alloggi statali e riqualificherà l’ingresso ovest della città, completando la trasformazione del Jardin Exotique e della nuova stazione intermodale. Questo progetto “vertiginoso” riflette l’impegno di Monaco per uno sviluppo urbano sostenibile e inclusivo.

 

Villa Maria (quartiere des Moulins): rinascita di un hôtel particulier

Vicino a Place des Moulins, Villa Maria, un elegante edificio borghese, torna in vita. Il progetto privato prevede la demolizione e ricostruzione di una villa storica al 6 Boulevard d’Italie, preservandone la facciata vincolata. Iniziati nel 2021 e condotti da FPMC, i lavori hanno richiesto tecniche speciali per sostenere l’esterno Belle Époque durante le demolizioni interne. Villa Maria si trasformerà in una residenza di lusso contemporanea, offrendo appartamenti esclusivi.

 

Villa Lucia (Pont Sainte-Dévote): 14 piani di lusso sopra la stazione

Nel quartiere Moneghetti sorge Villa Lucia, residenza di lusso in costruzione al 35 Pont Sainte-Dévote, accanto alla stazione di Monaco. Firmata dall’architetto Alexandre Giraldi, avrà 14 piani: i primi nove ospiteranno un appartamento per piano, mentre gli ultimi formeranno un quadruplex con piscina privata sul tetto. Servizi da palace – concierge 24/7, valet, area benessere – caratterizzeranno la struttura, capace di attrarre una clientela internazionale. Demoliti Villa Lucia vecchia e Villa Sainte-Cécile, il progetto, con materiali sostenibili e verde pensile, consegnerà la torre nel 2026, dominando l’ingresso Est di Monte-Carlo e offrendo viste spettacolari su Principato e mare.

 

Maison Valentina (Condamine): eleganza contemporanea nel cuore della città

Nel vivace quartiere della Condamine, a due passi dalla Rampe Major e dal mercato di Place d’Armes, Maison Valentina sta per sorgere. Il nuovo edificio, presentato nel 2024, distruggerà tre costruzioni esistenti per dare vita a un immobile di sette piani con mix residenziale e commerciale, rispettando lo stile borghese e aggiungendo elementi di modernità. Parte del progetto è riservata a una banca privata monegasca che vi insedierà uffici o alloggerà il personale. La posizione strategica – vicina a stazione sotterranea, porto e vie commerciali – garantisce un ambiente di vita dinamico. Il piano terra ospiterà negozi, integrando l’offerta del mercato municipale. Maison Valentina, non ancora in vendita ufficiale, promette di rafforzare l’attrattività della Condamine con consegna prevista in pochi anni.

 

Progetto Larvotto Superiore: 35 appartamenti statali e un data center

Sulle alture del Larvotto, il programma “Larvotto Superiore”, approvato nel 2024, prevede al 19 Boulevard du Larvotto un edificio statale di 35 appartamenti e un data center per Monaco Telecom. Il lotto di 1.083 m² dietro “L’Estoril”, tra le torri esistenti, vedrà un progetto vincitore del concorso d’architettura di Benjamin Boisson: apertura centrale, facciata verde e terrazze paesaggistiche. Inizio lavori 2025, consegna 2027. Oltre a 25 bilocali, 7 trilocali e 3 quadrilocali, i piani interrati ospiteranno 1.550 m² per il data center, per un budget di circa 45 milioni di euro, un esempio di mix abitativo e tecnologico.

 

Tour CMB “Red” (Avenue de la Costa): un nuovo grattacielo per Monaco

Lo skyline di Monte-Carlo/Carré d’Or si arricchisce con la Tour CMB Red, 23 piani in Avenue de la Costa al posto delle ville centenarie La Palmeraie e Le Colibri (ex CMB e Croce Rossa). La demolizione, iniziata nel 2023, durerà 11 mesi. Il progetto prevede una torre su pilotis con giardino a terra, sede di CMB e Croce Rossa ai piani bassi e 25 appartamenti di lusso ai piani superiori (22 quadrilocali e 3 sei locali), più 111 posti auto in 8 livelli interrati. Lavori fino al 2026–2027: un simbolo di modernità verticale per funzioni economiche e residenziali.

 

Villa Ninetta (Giardino Esotico): tradizione Belle Époque e innovazione

Non lontano dal Bel Air, Villa Ninetta al 3 Rue Malbousquet unisce charme storico e comfort moderno. Dieci piani di facciate Belle Époque ospiteranno 27 appartamenti di lusso (da ~50 a oltre 300 m²), tra cui attici duplex con terrazze panoramiche. Servizi dedicati – concierge 24/7 e palestra privata – e dettagli architettonici classici caratterizzano il progetto, in consegna nel 2026 ma già off-market presso agenzie, testimonianza dell’interesse suscitato.

 

Un orizzonte in evoluzione entro il 2030

Dalla riservatezza delle prime bozze all’effervescenza dei cantieri in corso, il panorama immobiliare monegasco che abbiamo esplorato dimostra una cosa: Monaco è in trasformazione continua. Ogni progetto – pubblico o privato, piccolo o grande – rientra in una visione complessiva che mira ad adattare la città alle esigenze future. Entro il 2030, la Principauté avrà un volto nuovo: torri residenziali e miste sorgeranno dove c’erano costruzioni modeste, strutture all’avanguardia occuperanno gli ultimi lotti disponibili e centinaia di nuovi alloggi, statali e di prestigio, accoglieranno residenti e investitori.

Questo dinamismo costante è alimentato dalla pressione demografica, dall’attrattività internazionale di Monaco e dalla volontà politica di preservare il modello sociale unico del Principato. Ne nasce un equilibrio sottile tra alloggi per nazionali (garanzia di coesione comunitaria) e sviluppi di alto livello (che contribuiscono alla reputazione e al finanziamento della città). Progetti come Les Lierres – Nathalie o Larvotto Superiore testimoniano l’impegno verso la popolazione, mentre Tour CMB Red e Villa Lucia attestano il richiamo esercitato sull’élite globale.

Per non perdere il passo con questa rapida evoluzione, è fondamentale restare aggiornati sulle novità immobiliari: stampa locale, comunicati ufficiali, siti di architetti e promotori – fonti preziose per seguire l’avanzamento dei lavori e i nuovi lanci. Ogni anno porta sorprese e innovazioni, da grattacieli eco-sostenibili a riqualificazioni patrimoniali o scambi fondiari ingegnosi. Monaco insegna che in urbanistica l’ambizione non ha limiti, neppure su 2 km².

Nel 2030, passeggiando per le vie della Principauté, osserveremo il frutto di tutti questi progetti in gestazione o in corso. Lo skyline, ridisegnato, integrerà ancora più verde verticale, strutture audaci ed eleganza mediterranea. E chissà quanti altri progetti, oggi solo idee, saranno già nati. Monaco rimane un cantiere permanente, dove il futuro si costruisce più velocemente che altrove – è questa la magia urbanistica di questo scoglio d’eccezione.

Insomma, dal backstage alla ribalta, dalle planimetrie agli edifici ultimati, Monaco continua a plasmare il proprio domani senza sosta. Per chi è interessato ai nuovi progetti immobiliari a Monaco e alle costruzioni previste entro il 2025–2030, il messaggio è chiaro: occhi aperti e connessione costante, perché la metamorfosi del Principato è in corso e nulla sembra poterla fermare. Ogni nuova gru all’orizzonte è la promessa di un Monaco rinnovato, pronto a confrontarsi con le sfide del XXI secolo nel segno del superlativo.

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